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1.
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EAN-13: 9788816409798
Tomba Massimiliano
Strati di tempo. Karl Marx materialista storico
Edizione:Jaca Book, 2011
Collana:Di fronte e attraverso. Filosofia

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2.
€ 28,00
EAN-13: 9788816409804

Pensare la pace. Il legame imprendibile
Edizione:Jaca Book, 2011
Collana:Di fronte e attraverso. Filosofia

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3.
€ 24,00
EAN-13: 9788816411029
Guglielminetti Enrico
La commozione del bene. Una teoria dell'aggiungere
Edizione:Jaca Book, 2011
Collana:Di fronte e attraverso. Filosofia

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4.
€ 22,00
EAN-13: 9788816411159
Masullo Aldo
La libertà e le occasioni
Edizione:Jaca Book, 2011
Collana:Di fronte e attraverso. Filosofia

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5.
€ 22,00
EAN-13: 9788816409316
Soldini Jean
Resistenza e ospitalità
Edizione:Jaca Book, 2010
Collana:Di fronte e attraverso. Filosofia

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Descrizione

Dall'intreccio di ospitalità e interrogazione filosofica, nasce una "filosofia quotidiana" rivolta al presente.
L’opera di Jean Soldini delinea una metafisica alimentata da un’estetica dell’ospitalità come "filosofia quotidiana", resistenza all’arroganza mai debellata nei confronti dell’esistente concreto e meticcio. C’è il lavorìo speculativo e il continuo rilancio proprio dell’attività teoretica, nonché il controllo sui confini entro cui essa si muove, l’allerta sulle condizioni del proprio pensare. C’è ugualmente il proiettarsi con urgenza sulle questioni dell’oggi, aspetto che in quest’ultimo libro appare ancora più marcato. Il registro speculativo e quello attento alla realtà feriale s’intrecciano costantemente: è un calarsi della filosofia nei temi e nelle impellenze del nostro contesto attuale, un piegarsi verso il "basso" della ragione teoretica, una postura intellettuale volutamente spuria nel rigore del suo impianto concettuale. Bisogna lasciarsi guidare, dice Soldini, verso l’ineleganza di una filosofia che, senza nascondersi in modo parassitario dietro qualche grande tema, senza farsi assetata di giudizio, non sfugga al giudizio guardando all’uomo oltraggiato in questo stesso momento nella sua faccia personale e a-personale, all’uomo a cui compete la ricerca di ospitalità indispensabile alla stessa salvaguardia del pianeta, all’uomo la cui dignità è affermata in modo altisonante, ma troppo spesso svuotata di ogni significato preciso. La filosofia comporta il fare concetti e i problemi in relazione ai quali li costruisce hanno a che vedere con la vita concreta di ognuno di noi, con la dimensione "politica" in cui ci muoviamo, con la Storia che è storia del potere e delle sue metamorfosi in cui resistere valorizzando le storie vissute con l’esistente, disponendosi a microerranze "domestiche", a spazi di un reciproco esporsi, deprivatizzando il palcoscenico della propria coscienza e aprendo varchi alla giustizia per l’Altro.

6.
€ 16,00
EAN-13: 9788816409231
Petrosino Silvano
La scena umana. Grazie a Derrida e Levinas
Edizione:Jaca Book, 2010
Collana:Di fronte e attraverso. Filosofia

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Descrizione

Muovendo dai passi di Lévinas e Derrida, Petrosino traccia una nuova antropologia filosofica per il XXI secolo
Costruito attorno al rapporto che per più di trent’anni ha visto coinvolti, tra obiezioni e critiche talvolta severe ma soprattutto attraverso una sorprendente solidarietà, Derrida e Lévinas, il presente lavoro si concentra sul soggetto umano della cui esperienza si propone di evidenziare i tratti essenziali. Evitando da una parte il tono apocalittico di molto anti-umanesimo contemporaneo che spesso si è compiaciuto di celebrare l’era delle fini (morte di Dio, fine della verità, della storia, del soggetto, ecc.), ma d’altra parte prendendo anche le distanze da quella facile retorica umanistica che spesso si è accontentata di ripetere le parole d’ordine dell’Anima, dello Spirito, della Persona, ecc., il testo di Petrosino arriva a delineare un’originale antropologia filosofica all’interno della quale la scena umana emerge come quella di un dramma irriducibile tra la pulsione a distruggere e la chiamata ad accogliere.


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7.
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EAN-13: 9788816409538
Abensour Miguel
Hanna Arendt contro la filosofia politica?
Edizione:Jaca Book, 2010
Collana:Di fronte e attraverso. Filosofia
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8.
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EAN-13: 9788816409699
Petrosino Silvano
Visione e desiderio. Sull'essenza dell'invidia
Edizione:Jaca Book, 2010
Collana:Di fronte e attraverso. Filosofia

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EAN-13: 9788816408661

La filosofia di Lanza del Vasto. Un ponte tra Occidente ed Oriente
Edizione:Jaca Book, 2009
Collana:Di fronte e attraverso. Filosofia

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EAN-13: 9788816408944
Derrida Jacques
La bestia e il sovrano (2001-2002). Seminario. Vol. 1
Edizione:Jaca Book, 2009
Collana:Di fronte e attraverso. Filosofia

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11.
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EAN-13: 9788816408913
Hayoun Maurice-Ruben
La filosofia ebraica
Edizione:Jaca Book, 2009
Collana:Di fronte e attraverso. Filosofia
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Descrizione

Il pensiero filosofico, l'identità ebraica e la cultura europea
Il periodo medievale può essere considerato come la fase più duratura dell’ebraismo, poiché il Medioevo s’interrompe con la concessione dei diritti civili nel corso della Rivoluzione francese. Dalla fine del IX secolo al periodo compreso tra il XV e il XVI, ovvero intorno al sorgere del Rinascimento, i pensatori ebrei iniziarono a confrontarsi con i grandi sistemi del loro tempo: la scolastica araba, il neoplatonismo, il neoaristotelismo, l’averroismo, tutti elementi che saranno messi a frutto per dare, in particolare grazie al contributo di Mosè Maimonide, una formulazione filosofica dell’ebraismo. La filosofia ebraica non si ferma però al Medioevo. Essa ha conosciuto un XVIII secolo assai ricco, seguito da un ancor più ricco XIX secolo, grazie alla fioritura del pensiero ebraico in Germania. Un contributo che ha confermato la compatibilità tra l’identità ebraica e la cultura europea.


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12.
€ 18,00
EAN-13: 9788816409163
Adler Laure
L' indomabile. Simone Weil
Edizione:Jaca Book, 2009
Collana:Di fronte e attraverso. Filosofia

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Descrizione

Nell'anniversario della sua nascita, un omaggio appassionante alla vita e all'opera di Simone Wail
Lo straordinario accoglimento in Francia di questa opera non può essere solo ascritto all’interesse per Simone Weil, ma anche alla forza drammatica del ritratto che ne emerge. Non potremo, infatti, più guardare a Simone Weil prescindendo dal volume di Laure Adler. L’avventura umana di Simone Weil è difficile da inquadrare con categorie univoche o da imbrigliare in facili schemi di lettura. Simone fu senz’altro ciò che oggi definiremmo un’intellettuale impegnata, elaborò una filosofia che manuali e voci enciclopediche, in mancanza di migliori espressioni, definiscono invariabilmente «non sistematica», vale a dire non chiaramente riconducibile a uno sforzo esclusivamente speculativo di lettura della realtà. Questo libro è insieme un racconto e un saggio critico e dimostra come l’unico approccio possibile al pensiero di Simone Weil sia un approccio alla sua esistenza. Ciò avviene attraverso una narrazione mirabile che ripercorre gli anni decisivi dell’avventura di Simone, soprattutto gli ultimi, quelli in cui la sua passione politica si consuma e, letteralmente, la consuma fino a farla morire. Una narrazione che, mescolando i piani cronologici della vita di Simone, fa ruotare episodi e passioni attorno all’unico vero perno di tutta la sua vicenda umana: il dono di sé. Solo alla luce di questa unitaria tensione vitale si possono comprendere i molti episodi di una vita breve ma intensissima: gli anni di appassionato insegnamento in licei della provincia francese, la scelta di condividere la sorte del proletariato operaio andando a lavorare in fabbrica, la partecipazione alla guerra di Spagna, l’esilio in America dopo l’occupazione tedesca della Francia, un esilio però tutto teso a costruire un movimento di resistenza e soprattutto a ritornare in Europa, come farà di lì a pochi mesi per raggiungere a Londra il generale de Gaulle; e lo studio fervente, durante tutte queste traversie, non solo della filosofia ma anche della storia, del folklore, dell’ economia, della letteratura, e insieme allo studio la scrittura, lucida e febbrile, che la porterà a lasciare alcuni capolavori del pensiero del XX secolo.

13.
€ 16,00
EAN-13: 9788816409088
Bachelard Gaston
Lautréamont
Edizione:Jaca Book, 2009
Collana:Di fronte e attraverso. Filosofia

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Descrizione

Un'opera fondamentale per comprendere il pensiero di Bachelard e insieme il ritratto di uno dei più misteriosi poeti del XIX secolo.
Lautréamont, pseudonimo di Isidore Ducasse (1846-1870), è l’autore - rimasto a lungo senza biografia - dei Chants de Maldoror, opera dirompente e visionaria che dal suo primo apparire eserciterà il suo fascino su simbolisti e surrealisti e catturerà l’attenzione di poeti, letterati, critici, soprattutto nei momenti di rottura culturale o di crisi nella concezione della lingua. Il Lautréamont di Gaston Bachelard produce una svolta nella letteratura critica: abbandona le chiavi di lettura della follia, dell’alienazione, della biografia, del formalismo e ripercorre il testo dei Chants attraverso tutta la simbologia che lo attraversa, giudicandone il bestiario, le metamorfosi animali, misurandone la distanza da Kafka, Leconte de Lisle, Eluard, Wells, cogliendone i complessi della vita animale e della cultura che organizzano il testo e dando avvio a quella teoria dell’immaginazione dinamica che troverà piena tematizzazione nelle opere successive. Lautréamont è, al tempo stesso, un’opera articolarmente significativa per comprendere il pensiero di Bachelard negli anni in cui, a partire dalla Psicoanalisi del fuoco, la produzione epistemologica viene abbandonata e, attraverso le opere della rêverie degli elementi - fuoco, acqua, aria e terra - e poi delle poetiche, affiora l’interesse verso l’asse soggettivo della conoscenza. Interpellando senza tregua la nostra lettura, Bachelard mostra come la «poesia dell’eccitazione, dell’impulso muscolare» di Lautréamont sia «un’accumulazione di istanti decisivi» che attraversa il testo delineando una strategia dell’umano che è incessante trasformazione di sé, innesto dei valori intellettuali nell’arbitrario bruciarsi delle immagini, conversione del valore naturale in un’oltranza che si proietta incessantemente al di là di se stessa. Introdotto da Francesca Bonicalzi, il testo si avvale dei contributi critici di Aldo Trione e Filippo Fimiani.

14.
€ 34,00
EAN-13: 9788816408456
Banon David
La lettura infinita. Il Midrash e le vie dell'interpretazione nella tradizione ebraica
Edizione:Jaca Book, 2009
Collana:Di fronte e attraverso. Filosofia

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Descrizione

Dalla tradizione ebraica un contributo fondamentale alla semiotica, alla linguistica e alla filosofia contemporanea
Questo libro svela un tratto tipico dell'ebraismo, che consiste in un atteggiamento di continuo confronto con la tradizione, di inesausta interpretazione dei testi sacri, di creativo misurarsi con i lasciti del proprio passato. La filosofia contemporanea, dal secondo dopoguerra in particolare, è stata profondamente segnata da questa tensione verso una costante ma fedele reinvenzione dei significati che un testo - il testo biblico su tutti - può avere. Che cos'è il midrash? Un tentativo di interpretazione irrazionale e prescientifica della Bibbia? Un'ermeneutica speciosa e particolarista? Una modalità di pensiero insolita e poco comprensibile? Certamente no; si tratta piuttosto di una esegesi creatrice, capace comunque di utilizzare tutte le acquisizioni delle scienze linguistiche al fine di rendere manifesto il senso del testo. Questo volume rielabora la categoria ebraica dell'interpretazione che chiamiamo midrash esponendola secondo un ordine razionale e a partire da una meditazione sulla tradizione di una lettura che costantemente ricomincia. La inscrive all'interno del dibattito avviato dalla linguistica sui concetti di segno e di senso, di testo e di interpretazione, che le forniscono una struttura di base ma che allo stesso tempo, forse, essa sconvolge. Soprattutto, si mettono qui in evidenza i tratti singolari assunti da questa modalità di lettura nel suo darsi alla sollecitazione o all'auscultazione semiologica della lingua ebraica, che fa proliferare significati inattesi tra gli spiragli di parole, frasi o parti del discorso. Da qui, dunque, una lettura infinita. Che non è riconducibile a un sapiente approfondimento e gioco, ma si capovolge e sfocia in un appello alla responsabilità verso l'altro. Qui l'interpretazione si fa invocazione, la sollecitazione conduce alla sollecitudine, svelando, al di là della neutralità del procedimento esegetico, il primato della preoccupazione morale nella trasmissione del sapere.

15.
€ 32,00
EAN-13: 9788816408739
Pezzella Mario
La memoria del possibile
Edizione:Jaca Book, 2009
Collana:Di fronte e attraverso. Filosofia

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Descrizione

Oltre la fantasmagoria dello spettacolo e delle merci, di fronte alla violenza e allo sfruttamento, la riflessione filosofica cerca nel passato l'imprevedibilità del presente
Alla fine del secolo passato - nell'euforia dilagante della New Economy e dei processi finanziari globali - l'idea della fine della storia divenne senso comune: sembrava possibile una sorta di "capitalismo pacificato", disposto a superare ogni conflitto e a rimodulare giocosamente le memorie e gli stili del passato. Le tragedie del '900 potevano essere dimenticate: una "realtà virtuale", immateriale, prometteva di liberarci dai pesi del corpo e della materia, divulgando l'illusione che la violenza e lo sfruttamento fossero sul punto di svanire dalla storia, lasciando il posto a una pace universale. Certo, già allora per credere a tale utopia bisognava essere ciechi alla contemporanea distruzione delle altre culture in ogni parte del mondo o salutarla come un progresso benefico e inevitabile. Oggi è fin troppo facile dire che nessuna utopia ha subito più cruda smentita. Questa constatazione ci impone l'esigenza di dare un'altra lettura e un'altra teoria di quegli stessi fenomeni: perché il lavoro immateriale non ha prodotto forme di liberazione ma colonizzazione e sfruttamento delle capacità mentali dell'uomo? Perché fuori dell'Europa si concentra comunque una densità ed una violenza di sfruttamento che non ha nulla da invidiare all'accumulazione originaria della prima rivoluzione idustriale? Perché la tecnica digitale invece di potenziare la comunicazione tra gli uomini, crea uno spazio astratto in cui i singoli faticano a mantenere la propria identità? Questo libro rievoca autori e forme di pensiero del '900 che possono aiutarci a rispondere a tali domande e propone una riflessione sulla società dello spettacolo sia nella sua forma democratica che in quella totalitaria. Il possibile è ciò che sorge oltra la fantasmagoria dello spettacolo e delle merci, che, seducendo la nostra immaginazione, ci lascia al contempo schiavi di una esistenza immutabile.

16.
€ 28,00
EAN-13: 9788816409033
Barash Jeffrey A.
Politiche della storia. Lo storicismo come promessa e come mito
Edizione:Jaca Book, 2009
Collana:Di fronte e attraverso. Filosofia

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DescrizioneL'uso politico della storia in due secoli di pensiero filosofico: dallo storicismo romantico alle involuzioni ideologiche del XX secoloA partire dalla fine del XVIII secolo, lo storicismo assume un ruolo politico di primo piano in Europa. Mettendo in discussione le pretese illuministiche e quelle della Rivoluzione francese, di potere riorganizzare l’ordine sociopolitico per mezzo di una ragione astratta da applicare indifferentemente a tutta la nazione, lo storicismo nascente, in particolare a partire da Johann Gottfried Herder, aspira a legittimare una pluralità di criteri di verità in base al contesto della loro elaborazione linguistica e nazionale.Nella prima parte del volume, l’analisi di autori del XVIII e XIX secolo mostra l’importanza del presupposto storicista nella definizione, in Germania, di diverse ideologie politiche moderne, riguardo sia al liberalismo di Wilhelm von Humboldt che al conservatorismo di Friedrich von Gentz e in seguito di Leopold von Ranke. Al di là di questa costellazione di ideologie politiche tradizionali, è forse da imputare allo storicismo una parte di responsabilità nella deriva politica della Germania, già percettibile alla fine del XIX secolo e che apre la via al totalitarismo del XX secolo?Rifacendosi a studi che si interrogano sul nazionalismo di Heinrich von Treitschke alla fine del XIX secolo, poi sul decisionismo politico di Carl Schmitt all’inizio del XX secolo, l’autore riconosce nello spostamento della riflessione sulla storia i segni di grandi mutazioni ideologiche che rendono possibile il totalitarismo.È in questa prospettiva che la seconda parte del volume è consacrata a Hermann Heller, Karl Löwith, Leo Strauss, Ernst Cassirer e Hannah Arendt. Si tratta di mettere in evidenza le implicazioni politiche del pensiero sulla storia e avere così gli strumenti per interpretare la genealogia intellettuale del XX secolo.
17.
€ 20,00
EAN-13: 9788816409101
Facioni Silvano
Il politico sabotato. Su Georges Bataille
Edizione:Jaca Book, 2009
Collana:Di fronte e attraverso. Filosofia

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DescrizioneNuove chiavi di lettura su uno dei massimi filosofi del novecentoAncora avvolta dall’aura dello scandalo, l’opera di Georges Bataille corre il rischio di vedere oscurata la forza teorica che la sostiene e che continua a provocare una contemporaneità poco incline ad occuparsi di un pensiero scomodo e non addomesticabile. Eretico, sulfureo, maledetto, Bataille incarna le inquietudini vissute dall’Europa delle guerre mondiali, e i suoi legami con Klossowski, Leiris, Blanchot, Kojève e le varie avanguardie artistiche del secolo appaiono oggi come la testimonianza di un’intelligenza fervida, spesso in anticipo sui tempi ma anche capace di sondarne le direzioni e gli esiti e, soprattutto, capace di essere sempre pienamente presente a quanto si veniva annunciando. Se, dunque, è innegabile riconoscere che la prima metà del secolo appena trascorso sia stata inquietata dalle sue analisi ribelli e volutamente eterogenee, lanciate come una sfida verso saperi apparentemente inscalfibili, è altresì difficile trovare unite in una medesima esigenza del pensiero letteratura e politica, filosofia e scienza, etnologia e indagine iconografica: pensatore dell’estremo, fondatore del Collège de Sociologie insieme a Leiris e a Caillois, fondatore di Critique e collaboratore di un imprecisato numero di riviste su cui si esercitarono le menti più acute dell’avanguardia artistica francese, Bataille ha legato il suo nome alla pubblicazione di un’opera narrativa di folgorante bellezza, come pure all’indagine antropologica condotta a partire dai sentieri inaugurati da Marcel Mauss o, ancora, alla partecipazione ai dibattiti politici stretti nella morsa dei totalitarismi. La scrittura febbrile di Bataille esige un’attenzione e un ascolto capaci di accogliere l’impensato da cui scaturisce e verso cui pencola e che, da una parte, assume la forma stessa della dépense, del dispendio delle parole e del pensiero e, dall’altra, si modula come quell’"impossibile" comunità del segreto che ci è stata consegnata sotto il nome di Acéphale: tra dépense e Acéphale, dunque, è possibile individuare la tessitura di una riflessione che scardina gli ordini sociali e politici in nome di una più radicale condivisione di quella finitezza di cui ogni uomo è insieme prigioniero e custode. Finitezza dai confini smarginati, enigmatica mescolanza di riso e tragedia, incessante trapasso in cui restano impigliati frammenti che invocano un infinito e frammentario commento, memore forse dell’unico imperativo della scrittura e della comunità che - come ha scritto Blanchot a proposito dell’amico - consiste nel «darsi senza ritorno all’abbandono senza limite».
18.
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EAN-13: 9788816408371
Derrida Jacques
Psyché. Invenzioni dell'altro. Vol. 2
Edizione:Jaca Book, 2009
Collana:Di fronte e attraverso. Filosofia

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DescrizioneAlle radici della decostruzione: la sfida, etica e politica, suscitata dall'altroIl termine decostruzione, solitamente associato all’opera di Jacques Derrida, è forse uno dei più equivocati della filosofia del Novecento, e sembra ancora lontano il tempo in cui si giungerà a una piena comprensione di quanto abbia prodotto e produca ben al di là delle semplificanti formule a cui lo si è spesso ridotto. In questo secondo volume di Psyché. Invenzioni dell’altro è possibile verificare in che senso la decostruzione non è né un’analisi né una critica tecnicamente intese come scomposizioni padroneggiabili, ma un esercizio del pensiero che si produce come lettura esigente e rigorosa, capace di svelare le domande e le genealogie insospettate o nascoste che hanno strutturato e legittimato la tradizione filosofica occidentale. I saggi qui radunati - inaugurati dall’ormai famosa (ma non per questo conosciuta) Lettera a un amico giapponese - interrogano Heidegger, Kant, Michel de Certeau e attraversano campi del sapere quali l’architettura, la storia, la teologia, il diritto e la politica, imponendo a ciascuno la radicale presa in carico dei non sempre dichiarati o consapevoli moventi epistemologici, politici, culturali che innervano i loro gesti e le loro procedure. Senza scorciatoie o facili contaminazioni, dunque, si profilano domande che la filosofia pone anzitutto a se stessa e agli statuti metodologici che hanno segnato la sua storia, perché, se pure si tratta sempre di «disfare, scomporre, desedimentare delle strutture» senza cedere a consolatorie iconoclastie o a ornamentali nichilismi, si dovrà tuttavia riconoscere che la radice politica del pensiero - e in particolare del pensiero filosofico - consiste in quell’impossibile accoglienza che è il «sì che apre la domanda e che sempre si lascia presupporre da essa, un sì che afferma prima di essa, al di qua o al di là di ogni domanda possibile». È qui che, sottratto a ogni calcificazione ideologica, si avvista un senso dell’alterità generativa dei legami che spiazza e modifica il nostro modo di rappresentarceli.
19.
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EAN-13: 9788816409118
Bianchi Gianni
La ragione credibile. Soggetto e azione in Maurice Blondel
Edizione:Jaca Book, 2009
Collana:Di fronte e attraverso. Filosofia
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Descrizione"Professore di filosofia": è nello scarno epitaffio dettato da Maurice Blondel per la sua tomba che possiamo ritrovare, sessant'anni dopo la sua scomparsa, la cifra di un pensiero che una storiografia frettolosa e censurante ha presto rinchiuso nel cosiddetto "spiritualismo". La passione e l'attenzione verso lo scambio, la trasmissione, il confronto hanno accompagnato fin dagli esordi l'elaborazione della famosa azione in cui accadono la parola e il tempo del discorso e che, lungi dall'essere riducibile al rapporto tra conoscenza e prassi, si svela piuttosto come quell'accadere della soggettività umana in cui riacquistano senso il desiderio, la volontà, la conoscenza o, in una parola, la razionalità. Le cronache, sempre orlate di leggenda e mai definitivamente verificabili, raccontano che durante i dieci anni in cui maturò la prima elaborazione di "L'azione. Saggio di una critica della vita e di una scienza della prassi", Blondel abbia letto pagine del suo lavoro ad un adolescente per verificare la comprensibilità del linguaggio adottato, come a ribadire l'insuperata efficacia dell'antico magistero socratico che riconosceva nell'altro la risorsa prima e ultima per una comprensione dell'esperienza umana. La lettura di "L'azione", allora, sarà tanto più rigorosa e profonda quanto più non lascerà inespressa l'esperienza magisteriale che l'ha accompagnata, ed è per questo che l'autore, senza cedere a semplificazioni presenta le sue analisi senza rigufiarsi in alcun "gergo" intimorente.

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EAN-13: 9788816408364
Derrida Jacques
Psyché. Invenzioni dell'altro. Vol. 1
Edizione:Jaca Book, 2008
Collana:Di fronte e attraverso. Filosofia

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Descrizione

Recitano i dizionari che la parola occasione porta dentro di sé un rimando al caso, all'accidente, a ciò che è fortuito, ma simile connotazione, spesso giudicata negativamente, mette in ombra quanto si lega costitutivamente all'occasione: l'incontro. I saggi raccolti nel primo volume di Psiché. Invenzioni dell'altro, sono stati raccolti e ordinati da Jacques Derrida proprio intorno all'idea che l'altro, in qualunque modo lo si incontri, è sempre occasione di un incontro in cui percorsi e pensieri, domande e sollecitazioni si raccolgono nell'unità di un'esigenza insieme fondante e ambigua: giocare fino in fondo e senza protezioni la questione della verità. Una verità inseguita e invocata, stanata e instancabilmente interrogata attraverso conferenze, studi, brani di corrispondenza in cui mittente e destinatario scoprono non senza difficoltà di parlare una lingua che li supera entrambi per condurli sempre altrove rispetto a piani e progetti: si tratti di Roland Barthes o Lévinas, di psicoanalisi o di metafora, di impossibile definizione del «decostruzionismo» o di Platone, Derrida «prende la parola» nel senso letterale dellespressione (vale a dire assumendo la responsabilità verso laltro a cui si parla), e lascia che essa parli anche (e, forse, soprattutto) al di là di intenzioni o desideri. È per questa ragione che i saggi qui riuniti sono molto più e molto altro di una semplice raccolta: in essi come dichiara l'autore nella breve Introduzione si viene tratteggiando una «teoria discontinua» in cui i testi si richiamano e si corrispondono a partire dai «nomi propri» che ne innervano il procedere: amici, uomini o donne, lontani o vicini, viventi o meno, conosciuti o sconosciuti, si tratta sempre dei protagonisti di uninvenzione in cui la scoperta si intreccia con la creazione e l'appello con la risposta. Appello e risposta in cui Derrida si sorprende destinatario dei suoi stessi destinatari: entrambi legati da un unico destino. Il destino del pensiero e della domanda.

Pagine 123456



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